Di seguito, il cuore del mio intervento, le mie riflessioni sull'uso della libroterapia in ambito clinico e le foto dell'intervento.
Ad oggi, la libroterapia è un intervento integrativo che, a prescindere dal setting in cui si usa, può includere letture con un forte impatto sul processo terapeutico di cambiamento, favorendolo, potenziandolo e consolidando i risultati raggiunti.
Il dialogo sui testi letti tra BIBLIOTERAPEUTA E PAZIENTE/I è il fulcro di questa metodologia (Esposito, 2023). Grazie alla discussione sui libri che trattano temi legati alle vite dei pazienti, diventa possibile quello che, solitamente nella vita quotidiana non è sempre possibile, ovvero: RIFLETTERE E CONDIVIDERE IN MODO APPROFONDITO SULLE PROPRIE EMOZIONI E SUI PROPRI BISOGNI. La libroterapia è un approccio affascinante e trasformativo che utilizza la lettura come strumento di crescita personale. E’ possibile, a mio avviso, considerarla come: 1) un FARO su se stessi perché grazie ai libri, è possibile esplorare emozioni e bisogni che non si riescono a riconoscere ed accettare facilmente. Le parole scritte hanno il potere di riflettere l’esperienza interiore, e di fare luce su aspetti personali che potrebbero rimanere nascosti e che invece con la lettura vengono esplicitati e normalizzati; 2) un PONTE che permette alle persone di avvicinarsi agli altri, conoscersi e facilita la connessione. Questo processo non solo aumenta la consapevolezza di sé, ma può anche migliorare le nostre relazioni interpersonali, poiché impariamo a capire meglio gli altri e noi stessi. La libroterapia non solo offre sollievo emotivo, è una pratica unica che integra la potenza delle parole per favorire la consapevolezza, per affrontare le difficoltà emotive, e per questa ragione è un approccio accessibile al miglioramento del benessere psicologico.
















